” Ieri ” pioniere, inventore, sperimentatore, ricercatore un nome per tutti : Guglielmo Marconi .
RADIOAMATORE ” Oggi “, viene abilitato dalle autorità di ogni paese con apposite norme che prevedono il superamento di un esame teorico di radiotecnica e pratico di telegrafica,da sostenersi presso il Ministero delle Poste , ha seguito della giovane età alla quale ho sostenuto l’esame, (13 anni)è stato fissata un’età minima di 16 anni (sono stato il Radioamatore più Giovane di Europa ndr).
I radioamatori operano per interesse personale, senza fini di lucro, con l’obbligo di trasmettere solo informazioni private tecniche e metereologiche o che comunque non possano venire considerate in concorrenza con i servizi commerciali o pubblici di Telecomunicazioni; le trasmissioni vengono effettuate su bande di frequenza “Dette appunto bande Radioamatoriali” a loro rigorosamente riservate, nel campo che va dalle onde medio-corte alle microonde. Soprattutto nella banda delle onde corte sfruttando la propagazione ionosferica delle radioonde i radioamatori possono realizzare normalmente radiocollegamenti anche fra stazioni fra loro agli antipodi pur essendo potenze paragonabili a quelle di una comune lampadina e irradiate da antenne di limitata estenzione.
Negli ultimi decenni i radioamatori hanno contribuito in modo decisivo allo studio della propagazione dello radioonde di frequenza superiore ai 30 MHz collaborando pure alle iniziative condotte in occasione di studi ed esplorazioni geofisici, per cui le loro esperienze sono riconosciute come di grande interesse teorico e pratico ai fini dello studio delle radiocomunicazioni. Vari satelliti spaziali sono stati infatti messi a disposizione dei radioamatori proprio perché le esperienze de essi condotti, in particolare in frequenze dai 2 ai 40 GHz, sono risultate molto importanti per l’attivazione dei satelliti per telecomunicazioni. Ai radioamatori sono riservati diverse bande di frequenza sia per l’impiego esclusivo che in uso secondario.
L’affollamento dello spettro elettromagnetico dovuto alla diffusione delle applicazioni esistenti e al moltiplicarsi di nuove, come le trasmissioni digitali audio e i collegamenti via satellite dei servizi radiomobili, che richiedono un loro spazio nello spettro, ha portato alla conferenza WARC 92 ( World Admistrative Radio Conference 1992 : Conferenza Mondiale per la Radio del l992).
E’ prevista entro il 2000 la razionalizzazione dell’allocazione delle frequenze, con aggiustamenti per le bande amatoriali che lasciano inalterate l’ampiezza e la priorità di utilizzazione.
I radioamatori affiancano le autorità in vari servizi sociali specie nell’ambito della “ Protezione Civile”. Per esempio se, per una calamità naturale, le telecomunicazioni in una località divengono carenti, il Corpo Emergenza Radiatori interviene con squadre di volontari di pronto intervento dotati di mezzi e riserve per almeno tre giorni di completa autonomia anche dalle fonti di energia elettrica.
E’ possibile cosi creare delle reti di radiocomunicazioni di emergenza.
Il radioamatore negli anni si è evoluto e ha sempre cercato di applicare nuove tecnologie alle radio una di queste è la comunicazione digitale via radio. Questa ha portato i radioamatori a realizzare una rete denominata “ paket-radio” il cui compito e quello di scambiarsi messaggi per tenersi costantemente aggiornati ed in caso di calamità naturali possa essere sfruttata per trasmettere informazioni in formato digitale. Tale implementazione permette di scambiare testi scritti con molte più informazioni di un messaggio vocale, lasciando così i canali voce liberi per trasmissioni d’urgenza.
Il radioamatore quindi si è costruito nel tempo una personalità propria che non ha eguali in nessun altro campo ed in tutto il mondo viene legittimamente riconosciuto il proprio operato. In questi ultimi anni in Italia però le nostre autorità hanno purtroppo operato numerose restrizioni di frequenza ai radioamatori portandoli ad effettuare dei cambiamenti radicali. Quest’ultima purtroppo in assenza di una legge chiara in matteria basti sapere che a tutt’oggi in Italia vige una legge del 1936 (Regio Decreto nr. 645), e tale Legge è stata riordinata in seguito dai DPR nr 1214 del 1966 nr. 156 del 1973. tutte le concessioni sono rilasciate al ministero delle comunicazioni che dispone in tutto e per tutto dei radioamatori.
Data Base Mondiale Radioamatori Guglielmo MARCONI